I ministri straordinari della Comunione eucaristica furono istituiti nella nostra Diocesi nel 1981. Questo ministero ha un significato teologico nel senso che il servizio è legato all’Eucaristia in tutta la sua profondità e ricchezza; spirituale perché proprio questo servizio sospinge a coltivare una spiritualità intensa e specifica; pastorale perché attraverso i ministri la Chiesa compie la sua opera di evangelizzazione, facendosi vicino alle persone sofferenti e portando loro la consolazione di Dio.
I ministri ambrosiani della Comunione eucaristica sono circa 6824. Il 60% sono donne, il 40% uomini. Il numero è notevole: si tratta di un piccolo esercito di ambasciatori del Vangelo, una risorsa davvero preziosa. Grazie a loro e insieme a loro, ai loro volti, alla loro voce, ai loro gesti la presenza sacramentale del Cristo Risorto entra nelle case e visita chi sta attraversando momenti spesso difficili e dolorosi.
Nella nostra Unità Pastorale i ministri sono 12, di cui 4 in formazione.
Il Parroco presenta la richiesta in curia: il servizio pastorale è di cinque anni, ma non si esclude che l’incarico possa essere rinnovato.
Quali sono i requisiti e quale l’iter per diventare ministro? Più che di requisiti si parla di qualità. In particolare queste tre: un grande amore per l’Eucaristia, cioè per il Signore Gesù divenuto per noi pane di vita; una gioiosa umiltà nello svolgere il compito che viene affidato; un affetto sincero e una delicata attenzione nei confronti dei malati e dei loro familiari. Quanto alla preparazione, essa consiste concretamente nella partecipazione ad alcuni incontri che sono promossi dalle Scuole diocesane per operatori pastorali (Sdop) e che vengono proposti sul territorio: i contenuti riguardano la formazione liturgico-spirituale, con un’attenzione specifica anche alla persona del malato. Naturalmente non si tratta di imparare una tecnica. Per un ministero come questo non si è mai preparati abbastanza: sentire la distanza tra ciò che si è e ciò che si è chiamati a compiere può aiutare.
Una volta ricevuto il mandato i ministri della Comunione eucaristica sono accompagnati dalla Chiesa negli anni in cui svolgono il loro servizio. Anzitutto, ognuno di loro è invitato a compiere il suo cammino di fede dentro la propria comunità cristiana, vivendo intensamente tutti i momenti che essa propone per la crescita spirituale di quanti la compongono. Vi è tuttavia anche una formazione specifica a livello diocesano.
Conoscete un malato che vuole ricevere a casa la Comunione?
Contattate il prevosto don Luigi Teodoro Lazzati